La maratona è universalmente riconosciuta come uno degli sport più difficili da realizzare da parte di un atleta; al di là della preparazione fisica che occorre per riuscire a correre una maratona è importante infatti considerare tutto l’incredibile dispendio fisico che dovrà essere sostenuto da un atleta per riuscire a portare a termine una competizione di questo genere. Oltre tutto, stando ad alcuni studi che sono stati realizzati da parte di comunità scientifiche, il rischio di andare incontro a infarto miocardio, da parte di quegli atleti che gareggiano nella disciplina della maratona abitualmente, addirittura raddoppia. Si tratta, insomma, di uno sport che può sì essere realizzato, ma che porta l’atleta ad affrontare condizioni di grande difficoltà e di una preparazione fisica sicuramente difficile sotto tutti i punti di vista. Per questo motivo è importante considerare tutto ciò che c’è da sapere a proposito di una maratona, sia per quel che concerne le fasi precedenti all’inizio della stessa, sia per quanto riguarda i momenti successivi che saranno avvertiti, nella maggior parte dei casi, con numerosi dolori muscolari difficili da smaltire.
Il ruolo del glicogeno nella maratona
La prima cosa che c’è da sapere a proposito della maratona riguarda tutto il complesso di preparazioni fisiche e di allenamenti che dovranno essere realizzati per riuscire a portare a termine una preparazione ottimale. Stando a quanto si può osservare nella realtà online, tra cui spiccano piattaforme e siti di diverso genere, a partire da quelli di gioco come Casino777 casino fino a siti dedicati al mondo dello sport, è importante considerare un ruolo particolarmente importante, per quel che concerne la preparazione fisica e atletica di chi vuole correre la maratona, occupato dal glicogeno. Una persona che assimila carboidrati andrà incontro a un processo di conversione, che avviene da parte del fegato e dei muscoli, in glicogeno, che dovrà essere immagazzinato da parte dell’organismo.
Il glicogeno è fondamentale dal momento che permette di bruciare rapidamente i carboidrati assunti, restituendo dunque l’energia all’organismo. I corridori di maratona riescono a immagazzinare fino a 2000 calorie di glicogeno nei loro corpi, che risultano essere necessari per circa 32 km di corsa; secondo quanto indicato da numerosi atleti, infatti, è dopo la distanza di 32 km che iniziano ad essere avvertite le prime difficoltà nella corsa, oltre che nello sforzo fisico vero e proprio. Questo processo viene detto sbattere contro il muro, in termini tecnici, e coincide con un forte disagio fisico. Per questo motivo, uno degli scopi dell’allenamento fisico per la maratona consiste nel cercare di massimizzare lo sfruttamento del glicogeno, limitando il comportamento acido del sangue e lo sfruttamento dei grassi. Secondo alcune tipologie di allenamento, infatti, è possibile prolungare il momento più difficile della corsa fino a 38 chilometri.
Gli allenamenti da sostenere prima della maratona
Dopo aver considerato il comportamento dei glicogeni, è fondamentale prendere in considerazione anche il processo di allenamento per molti corridori; in genere, gli atleti cercano di raggiungere un massimo di circa 32 km in una sola volta, giungendo ad un massimo di 65 km in una settimana, mentre i maratoneti più esperti possono aumentare considerevolmente le proprie distanze. E’ ovvio che l’allenamento per la maratona richieda una fase di riposo di circa una settimana per riuscire a fornire al proprio fisico un tempo di recupero adeguato. Allo stesso tempo, molti corridori di maratona tendono a ridurre il proprio allenamento settimanale prima dell’inizio di una gara, aumentando l’assunzione di carboidrati per permettere all’organismo di incamerare quanto più glicogeno possibile, ovviamente. L’assunzione di carboidrati dovrà essere comunque equilibrata, dal momento che un eccesso, sotto questo punto di vista, potrebbe provocare una reazione insulinica che porta i carboidrati ad essere trasformati in grassi e non più in glicogeno. Tanti maratoneti si astengono dal mangiare prima dell’inizio della gara per evitare problemi digestivi, pur assicurandosi un’idratazione impeccabile da scaricare prima della partenza.